domenica 11 gennaio 2009

MI FERMO

Ho deciso. Per il momento viste le difficoltà di questo periodo e la poca voglia di continuare a scrivere usando un computer ho scelto di accantonare il blog per dedicarmi a "vivere". Qualcuno diceva che scriveva solo quando era triste, perchè quando era allegro usciva. Bhe, voglio uscire anche io.. Continuerò a seguire gli altri blog e aggiornerò settimanalmente il blog di musica, ma il mio postonelmondo è per le stade, non più davanti a questo monitor.
Non si tratta della fine, ma dell'inizio di qualcos'altro, che neanche io so bene definire, ma ne sento il bisogno..
Grazie a tutti voi che siete passati da qui e che in qualche modo mi avete letto.
Andrea B.

lunedì 22 dicembre 2008

FILM PER QUESTE VACANZE..

Odio i panettoni televisivi o cinematografici che propinano in questo periodo e non sopporto di vedere le code che premiano i Vanzina e i Parenti di turno, perciò ho chiesto a Babbo Natale una cosa, un "regalo" non per me, ma per chi passa di qua ogni tanto.. In realtà non ho parlato con Santa Claus, ma con il gestore del blog "redsite" che ha esaudito il mio desiderio, ha postato i 4 film che sento più MIEI e che come gli ho scritto, ho già visto "enne" volte, facendomi ancora effetto..
Dunque.. andando sul blog: http://redsite2.blogspot.com/ troverete tantissmi film da "prelevare" con il metodo Rapidshare o Megaupload, di solito molto semplici da usare e in poche ore il file spezzettato sarà comodamente sul vostro pc (per raggiungere il film dovete cliccare su READ MORE al fondo della trama del film).
Ritornando ai film.. ehm.. si tratta di:
  1. La mia vita a Garden State - di Zach Braff (l'attore di Scrubs), il link è qui
  2. Tu devi essere il lupo - di Vittorio Moroni (storia divisa tra Italia e Portogallo) il link è qui
  3. La ragazza delle balene - di Niki Caro - il link è qui
  4. Onde - di Francesco Fei - il link è qui
Buona visione a tutti!!

sabato 13 dicembre 2008

LOVER'S SPIT

Mi sveglio con il ticchettio delle gocce sulle grondaie, piccoli fiumi percorrono i vicoli, le discese e le scale diventano scivoli e i lividi diventano dolorosi compagni per qualche giorno.
La strada diventa nemica e l'unica consolazione sono i caffè di Largo do Portagem, con le loro vetrinette che profumano di cannella e qualche piccione che sguscia da sotto i tavolini, in cerca di qualche briciola e un po' di calore.
Il freddo abbandona piano piano le ossa e ci si guarda intorno, facce del Portogallo, di quello da cartolina e di quello che silenziosamente lavora, riposandosi qualche istante davanti ad una tazza fumante.
Un pastel de nata rigonfio che ti aspetta sul tavolino ti riporta al bisogno di calorie che ti ha trascinato fuori di casa un piovoso sabato mattina di metà dicembre e mentre guardi attraverso le vetrate color condensa non sai quanto daresti nel vederti in mezzo alla piazza a baciare la persona che ami, incurante delle gocce che continuano a sfiorarti.



Broken Social Scene - Lover's Spit

lunedì 1 dicembre 2008

COMING BACK TO LIFE!



Ho passato gli ultimi giorni nascosto nella mia casa, attaccato ai termosifoni, con lo schermo della televisione o grigio o pieno di immagini di bellissimi film (consiglio a tutti Waking Life!), con la musica che usciva da tutte le stanze, ma senza vedere anima viva se non V che faceva capolino ogni tanto per ricordarmi che anche io faccio parte del genere umano. Riempivo così gli spazi mentali ancora liberi con fumetti, scrivendo lettere e finte poesie o semplicemente con ghirigori su fogli lasciati in giro per casa.
Sarà che ogni tanto tutti abbiamo bisogno di starcene lontani dalla frenesia o semplicemente al di fuori degli avvenimenti, eremiti che cercano qualcosa che nessuno può spiegarci.
Sarà anche il fatto che una sorta di depresso pessimismo mi ha contagiato avendo visto svanire via via le possibilità di fare quel che voglio nella mia vita, ma oramai sempre più convinto che queste si creano e non si aspettano rinchiusi al calduccio della propria casa.
Intanto anche qui il freddo è calato, piove di sbiego sulle finestre con un ticchettìo che somiglia tantissimo alle zampette di Pallina quando cammina sul palquet.
Sarà la vita da gatto di questi giorni, ma ora voglio scendere in strada e rifarmi, rimischiarmi ai rumori e alle voci della piccola Coimbra e soprattutto gettare nella spazzatura tutti i pensieri neri che mi han fatto fin troppa compagnia. Coming back to life!

domenica 16 novembre 2008

L'OCEANO

L'oceano oggi, a pochi chilometri da qui, profuma di questa canzone.

Dulce Pontes - Cançao do mar

venerdì 14 novembre 2008

UN CALDO VENERDI' DI NOVEMBRE


Oggi farò pranzo sul terrazzo. Il caldo sembra essere tornato, le persone vagano con pesanti cappotti sotto braccio, con tutto il peso di qualcosa dell'inutile che si vorrebbe abbandonare al più presto su qualche sedia dei caffè nelle piazze. I gabbiani se ne stanno comodi comodi in mezzo al Mondego. Attorno si sentono bambini che giocano nei cortili degli asili e il passo di qualche turista impavido che calza pantaloni da spiaggia. Musi lunghi oggi davvero non se ne vedono nella piccola Coimbra.

martedì 11 novembre 2008

SULL'IMPORTANZA DELL'AMICIZIA




Coimbra oggi era bella. E' vero, pioveva a raffiche, il vento batteva con la stessa forza sia la bassa che le colline, i mezzi procedevano a rilento e le persone sul pullman avevano un'aria tutt'altro che gioviale. Ma oggi io la trovavo bellissima.
In questi giorni sono venuti a trovarmi quattro AMICI, abbiamo bivaccato nella casa del Gatto (come ormai è conosciuta da tutti la mia casa), abbiam passato ore e ore insieme passando dalla ridarola-lacrimosa a discussioni senza fine, il tutto intervallato dalla sana birra portoghese e dai classici giochi di società che mai mi hanno divertito così tanto.
Penso a quanto è stata bella anche l'attesa, immaginare cosa fare, dove andare anche se poi ciò che succede non è mai quel che ci si aspetta, ma anzi, è ancora più ricco di emozioni..
E capire che per essere felici non servono grandi cose, basta ascoltare una voce amica, un piccolo gesto, un regalo inaspettato che ti ricorderà quella persona nel tempo.
Perchè in fin dei conti, l'amicizia è quella cosa che se curata bene, dura per tutta la vita.

lunedì 27 ottobre 2008

E VA BENE COSI'

Il cielo di oggi non aiuta, piove che sembra nevichi, la quiete della domenica al parco lascia spazio a veloci passi di gente che corre al lavoro. In mente ho una canzone di qualche anno fa, perfetta con la giornata e con il mio umore mattutino.
Buon ascolto, che per oggi va bene così.

Atlhete - Wires

giovedì 23 ottobre 2008

LA FINE E' NOTA



Chissà cosa scriverebbe Pasolini se la sua penna potesse ancora posarsi su qualche foglio, di quello che accade per le strade d'Italia in questi giorni.
Valle Giulia è lontana, i poliziotti non sono più figli della povertà e gli studenti figli dell'alta borghesia, i moti sessantottini sono ormai fuorimoda, gran parte di coloro che avevano iniziato quella protesta ora sono benestanti, votano chi li protegge dai nomadi e di barricate non ne vogliono sentir parlare.
Leggere le proposte base del disegno di legge sul riordinamento dell'università è incredibile, sulla decisione di istituire classi "speciali" per stranieri puzza di ventennio e sapere che si tolgono fondi alla scuola per salvare compagnie malate e pregiudicati a capo di imprese e banco non è altro che criminale ed immorale.
Il paese dei balocchi si è trasformato nello stato delle bananas, le morti bianche? colpa degli operai "distratti". La sanità che non funziona come dovrebbe? colpa dei chirurghi "macellai".
Le città pericolose? colpa dei nomadi. Gli uffici pubblici vanno a rilento? colpa dei fannulloni.
Finiamo in scandali mondiali, vallette, calcio, politici, mozzarelle, prosciutti, zecche sui treni, aerei, in ogni settore siamo dei fenomeni (da baraccone) e quando una cosa funziona, si cerca di distruggerla e salutarla per sempre.
Sapere che i nostri ricercatori sono ambiti a livello mondiale dato l'ottimo livello di conoscenze dei nostri "cervelloni" dovrebbe essere motivo di vanto per un paese e si dovrebbero aumentare i fondi grazie ai quali dovrebbero essere casi eccezionali il trovare italiani del CNR all'estero e non la norma.
Privatizzare una delle poche cose che funziona (comunque a fatica) è un suicidio, ma queste perle di saggezza fanno dormire bene i gerontocrati che ci comandano.
Finirà come sempre, loro vinceranno, l'Italia perderà.

venerdì 10 ottobre 2008

... COMO UM PUNK A CANTAR O FADO...




Compresso tra tempo che mi dedico e quello che lascio agli altri. Sto vivendo così. Ritorni e passaggi, nuove facce, nuovi libri, altra musica. La sveglia queste mattine non ha suoni se non quelli della strada, dei cani che abbaiano alle solitarie auto che passano sotto casa di V.
E le notti che rendono le vie e le piazze colme di studenti baccanti, con i pensieri dentro le bottiglie e sul come eludere le guardie per entrare in qualche festa con qualche vino dozzinale portoghese, ma che prende un gusto diverso se bevuto con persone che ti fanno stare bene, che ti fanno vivere sensazioni leggere e piacevoli.
Parlare tre lingue per non parlarne nessuna, essere riconosciuti come "italici" solo per la spiccata movenza delle mani, osservare la stramba umanità che, lontana dal proprio mondo, si ricrea e a volte si incarna in qualcosa di migliore. Anche solo per qualche mese. Anche solo per questa notte. Stare accanto a qualche cuore ubriaco che canta amore, ripensare alle parole scritto su un muro della cucina del Kagados "Amar sem ser amado, è como um punk a cantar o fado".

venerdì 26 settembre 2008

WHEN YOUR MIND'S MADE UP

Capitava una sera di qualche mese fa, a casa di una grande amica, di vedere un film, piccola perla che mi è entrata dentro, per la sua semplicità e per quel mix di emozioni che suscita.
"Once", l'ho consigliato velocemente a Bunciabuncia e ho colto così l'occasione per far uscire dalle casse che mi stan accanto tutta la colonna sonora.
Mentre allora scorrevano le immagini e il film giungeva all'epilogo, mi ritrovavo davanti molti dei pensieri che mi hanno fatto crescere sentimentalmente parlando. Immagino che ognuno di noi abbia passato quello che i due protagonisti del film mettono in scena, rispondendo così all'eterna domanda se si può amare qualcuno, entrare nel profondo dell'altro soltanto con le parole, con lo sguardo, con una promessa sorretta dalle note di una canzone..
In questa canzone ritrovo tutto quel dolce dolore che è la mia idea di amore.


mercoledì 17 settembre 2008

GOODBYE RICHARD GOODBYE!




Ieri, dopo una macabra discussione a base di Heat Ledger e David Foster Wallace, ho acceso il pc di V e mi sono trovato nuovamente spiazzato dalla triste notizia della morte di Richard Wright, per i più solo un semplice musicista, ma per me, era il fondatore insieme a Waters e Mason dei PINK FLOYD, il gruppo che mi ha tirato su negli anni dell'adolescenza, con le loro chitarre sognanti, l'uso di cori e orchestre che aumentavano l'effetto di ogni canzone, i testi che riportavano in auge i pensieri di piccoli grandi pazzi della musica.
Immensamente triste anche per il fatto di non averli mai visti dal vivo, anche se al Live8, seduto sul divano con la mia chitarra acustica tra le dita, li accompagnavo cantando a squarciagola ogni singola parola delle loro canzoni.
Vederli in una reunion dopo gli screzi durati oltre 25 anni, bhe, è stato magnifico, con un bel chissenefrega se lo avevano fatto per soldi, le emozioni che mi hanno dato non hanno alcun valore.
Una delle due canzoni in cui la voce timida è quella di Richard è "Wearing the inside out", piccola canzone da ore piccole.. Ed è con questa che mi rimarrà sempre in mente dietro le sue tastiere, con la sua chioma bianca, ponendo un altro mattone nel muro che mi ha sempre affascinato.
E come dicevano loro, Goodbye.. goodbye

martedì 9 settembre 2008

O BOMBEIRO DE COIMBRA


Oggi mi è successa una di quelle cose che è difficile immaginare nei racconti di fantasia, figuriamoci se vissuta realmente..
Durante un'ora di tedio, dopo aver terminato di leggere un racconto e aspettando che il pc - regno incontrastato di V in questo tumultuoso periodo - fosse libero, mi è venuta la stramba idea di vestirmi da bombeiro (pompiere) e entrare di sotterfugio nella stanza in cui V si trovava, con Pallina in braccio, dicendo di averla salvata dopo che era caduta di sotto..
Così, dopo aver indossato la tuta con cui V aveva svolto un campo di lavoro in Asturia, aver indossato il caschetto rosso che usano i due artisti di circo che condividono con V la sala ufficio di casa sua, mi accingevo a cercare la pigra gatta, immaginandomela nascosta sotto chissà quale letto o sofà. La ricerca vana mi portava a pensarla sul terrazzo del vicino, ma anche lì niente, così il timore è diventato certezza..
Era davvero caduta in una No man's land, a 3 metri al si sotto della feritoia da cui era balzata di sotto, zona piena di rovi, erbacce, impraticabile e impossibile da raggiungere.. così, tolti i panni di finto pompiere, per indossare quelli di vigile del fuoco provetto, scendevo dai vicini, aprivo la finestra e tentavo con leggere e pericolanti assi di legno di attirare la gatta, che nulla turbata dalla pericolosa caduta, saltellava allegramente per esplorare la piccola foresta a lei sconosciuta..
Mi facevo passare da V una corda sempre presa tra i vari attrezzi dei due circensi, che legata alla bene meglio ad una grondaia e fatta passare intorno alla vita, diventava l'unico appiglio tra me e la stradina che si trovava a 7-8 metri sotto della finestra da cui sarebbe partito l'ardito recupero. Così con un balzo degno di un atleta olimpico, mi ritrovavo sul luogo del misfatto, prendevo la gatta e tornavo con un'altro balzo all'interno della casa dei vicini..
Per ringraziarmi Pallina non ha fatto altro che maledirmisoffiarmiegraffiarmi per il tragitto fino a casa..
Ecco cosa vuol dire prendere in giro "os bombeiros"! Il vostro incubo peggiore si avvererà!!

PS: le nuove foto, comprese quelle di Coimbra che ho fatto in questo periodo, le trovate qui LINK

sabato 6 settembre 2008

IL CIELO SU COIMBRA



Non promette nulla di buono. Piove. I panni stesi da giorni che sembra non vogliano abbandonare nemmeno una goccia d'acqua da quando son stata posizionati sullo stendino, con posizioni da equilibristi per non fare compagnia al ciarpame accumulato dai vicini di sotto sul loro terrazzino; il sole che fa capolino e lo rincorri fino al muro giusto per prendere l'ultimo raggio prima che l'ennesimo nuvolone lo celi nuovamente. Così si rientra in casa, si pianificano mille cose che la pigrizia ti cancella dalla mente, si ascoltano voci dalla strada, sdraiati sul letto a strafogarsi delle ultime pagine della Allende e della sua saga familiare sud americana, e ripensare così al Perù, a quando ero arrivato ai 5ooo metri dove la gente vive in piccole casupole in balia dei venti, ostaggio di notti ghiacciate e giornate roventi, a come la durezza della vita, per quanto ci sforziamo di sentirci umili e a tratti ultimi, non l'abbiamo mai provata.
Così si getta un'altra occhiata fuori, intanto il sole si mostra nuovamente, per la strada si ascoltano voci amiche, allora ti affacci e vedi i tuoi nuovi dirimpettai, studenti che sono passati per qualche giorno sotto il tuo stesso tetto e che ti hanno portato nuova linfa in quella cosa che si chiama vita.
Vita che passerò qui in questa cittadina ancora per un po' di tempo, ho accettato di buon grado di rimanere dall'11 di questo mese fino a Gennaio (come minimo) nella prima casa che mi ha ospitato l'anno scorso, vale a dire la principesca dimora della gatta Mimì, i cui padroni, per motivi di lavoro si trasferiranno a Newcastle, lasciando qui per le solite beghe iperburocratiche la loro amata quattrozampe, che non ha completato il periodo post vaccinazioni, obbligatorie per entrare in U.K. con un animale.. Mi sono così accordato per stare da loro come minimo finchè non torneranno per portarla con loro, senza dover pagare affitto nè spese.. in una casa fantastica che sfata il mito del Portogallo senza termosifoni, infatti è l'unica che io qui abbia visto, in cui siano presenti.. Dura la vita in Portogallo vero??

mercoledì 3 settembre 2008

VITA DA GATTA


I lunghi baffi bianchi fanno capolino dal fondo delle coperte, poi un'orecchio, poi l'occhietto ancora mezzo addormentato, poi la zampina che si stiracchia e mostra le temibili unghie d'agguerrita cacciatrice. Poi.
Si va in cerca del cibo lasciato la sera precedente, si beve un po' di latte dalla ciotola, mentre la zampina sinistra sussulta, iniziano così le pratiche quotidiane: caccia alle mosche, corse sfrenate tra cucina e salottino, qualche passeggiata sulla tettoia del vicino, dare la caccia alle silenzione e velocissime lucertole che si nascondono negli anfratti e nelle crepe dei muri secolari, con un balzo olimpico si sale sulla vetusta feritoia presente sul terrazzo e da lì si osservano le colombe e i passeri di passaggio sui tetti vicini, ma troppo lontani anche per un'allenata ginnasta come Pallina.
Durante il pranzo ci si apposta nei pressi delle sedie dei commensali, che non sia mai che cada qualcosa dalla tavola, sarebbe imperdonabile lasciare a terra anche una sola briciola..
Per il descanso pomeridiano il letto degli ospiti è il rifugio ideale, con i suoi due materassi comodi adagiati uno sull'altro, che rendono piacevole le ore tediose, in attesa di rivelare lo sguardo sornione quando qualcuno si avvicina al frigorifero, anche in questo caso, meglio che nulla vada a terra e da lì a chissà quale malsana discarica. E' così bello giocare con il cibo, appallottolandolo con le zampette e tentando di lanciarlo al vento!
Veros sera si leggono un po' le avventure di Patata, la gatta di Culicchia e si discute animatamente sulla convivenza in quella casa di Patata e di Anselm, lo storico amico formichiere del bravo scrittore e quanto sarebbe difficile sperimentare qualcosa di simile tra queste vecchie mura. E anche qui l'arte è di casa, ci vengono a trovare pittori, artisti circensi, giramondo dalle belle speranze. E stare comodamente in braccio a questa umanità rende Pallina sempre più simile alla simpatica Patata, della quale ha smesso di essere gelosa dopo questa svolta molto bohemien..
Dopo un'altro po' di moto e una passeggiata sui davanzali al chiaro di luna, ecco l'ora della nanna, quella vera, accoccolata al fondo del letto, tra le coperte e i piedi dei premurosi amici a due zampe, finchè il gronf gronf sfuma e si perde tra i sogni..

PS: altre foto di Pallina le trovate qui LINK

giovedì 28 agosto 2008

SCORCI DI COIMBRA


Si sta bene a Coimbra in questi giorni. Chi come me, aspettava l'alta marea di studenti per i vicoli sta iniziando a godere della loro presenza ad ogni ora. Piano piano dalle stanze basse e buie alle soleggiate mansarde, iniziano ad esserci luci accese dopo il tramonto, le stesse finestre che ancora qualche giorno fa risultavano buie ora vivono di nuova vita, con i neo arrivati che si impadroniscono di tutti gli angoli delle camere, appaiono così posters, lampade, note di qualche canzone di chissà quale paese che deliziano chi passa nelle ruas e nei minuscoli becos.
Così è per le Taskas, i bar che si affacciano sulle stradine a ciotoli tanto amate quanto detestate da chi va in giro con le infradito, iniziano a vedersi gruppetti di neo universitari che attendono sonnolenti il loro turno nelle varie segreterie per capire dove saranno i corsi..
Le republicas ancora non hanno raggiunto il loro naturale livello di rumori e portoni che si aprono e chiudono a qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte, ma come ho detto prima, le cose stanno andando verso il naturale svolgersi della vita della piccola grande Coimbra.
Le passeggiate sono gradite a qualsiasi ora, anche le ore più calde, i ripari e la costante penombra rendono affascinanti gli scorci delle case davanti alle quali sarò passato centinaia di volte, ma che solo grazie a giochi di luce si mostrano nella loro bellezza.
Nelle vie principali si incontrano artisti di strada che richiamano piccole folle, musicisti - tra tutti la bella ragazza con la fisarmonica - che rendono tutto magico.
E allora non rimane altro da fare che sedersi in uno dei cafè in piazza e farsi trasportare lontano dalle note.

giovedì 21 agosto 2008

IMPRESSIONI D'AGOSTO


Sono passate due settimane dalla partenza di V per un campo di lavoro in Spagna, mi sono ritrovato così con l'intera città con la fitta trama di viuzze tutte a mia disposizione, con i gatti nelle strade che si rincorrevano con code di pesci in bocca, con i cani dei punkabbestia che bivaccavano all'ombra, con i germani reali che per nulla intimoriti si avvicinavano ai moli sul Mondego, con i loro carichi di innamorati che cercavano tra la brezza sopra le acque serene del fiume un posto perfetto dove dichiararsi il loro amore.
Nelle mie orecchie scorrevano veloci le parole delle Lucidellacentrale, di VanessaDaMata, di Lalli con la sua testa storta, quella voglia di mare che è particolarmente acuta quando il sole ti fa compagnia tutto il giorno.
Tv inesistente, le mie Olimpiadi le ho vissute nella stanza di V, tra maratone di film e lanci di gomitoli a Pallina, che da qualche giorno è anche arrivata a quell'età in cui i gattoni le interessano particolarmente, essere in calore la costringe a camminare in posizione di perenne agguato, cosa che non le riuscirebbe particolarmente bene dato il suo estenuante miagolare tipico delle gatte con la voglia di nidiate..
Come Rachele Bastrenghi vivo tra il sociale e il vuoto, ma quest'ultimo non è nulla di negativo, anzi, penso che a volte faccia bene starsene come piccoli eremiti circondati da quello che più ci piace, senza dover rendere conto ad anima viva sulle scelte, sui pensieri e sulle azioni.
La parte sociale si è invece riaffacciata in questi ultimi giorni con l'arrivo dei nuovi Erasmus, due ne ho ospitati nella reggia di V, devo dire che dovessero essere tutti così, l'atmosfera coimbrese sarà sicuramente piacevole quest'anno, come del resto l'anno eccezionale che è appena passato (sviolinata per tutti i reduci..).
Ieri sono anche tornato nella vecchia Casa Sonica, tornando di sotterfugio nei ricordi, così rientrando nella mia stanzetta ho fatto quella piccola cosa dolorosa che è organizzare le buste di plastica e riempirle di libri, spartiti, calendario, ciarpame vario, poster e locandine che faticavano a staccarsi alle pareti. Vedere la stanza spoglia, con decine di palline di Blu Tack che ancora si trovavano agli angoli dei poster scomparsi sulla parete ormai tutta bianca, pronta ad essere parte della vita di qualcun altro, mi faceva una strana impressione.
La nostalgia ogni tanto si è affacciata, ma è rimasta sulla porta, forse ha capito che non era il momento di entrare nei miei pensieri.

giovedì 7 agosto 2008

SOLO UN GRANDE SASSO


La terra è solo un grande sasso, sulla quale noi rincorriamo tram lavori pub amici, non abbiam più bisogno di orologi, di sveglie, di qualcuno a cui chiedere la strada.
Abbiamo Smart, I-pod, McIntosh, TomTom, Nokia ultimissima generazione, tutto per stare con gli altri ,muoverci e comunicare, strumenti utili solo a stare da ancora più soli. Tolgono i confini tra gli stati, ma ne creano tra le persone, li costruiscono sui giornali, con le corsie preferenziali, con i cancelli alti e i muri spessi, con i parchi per zombie e i campi per rom.
Con i discorsi del "io non sono razzista ma", con le occhiate e le mani che tengono le borse sui bus diretti in periferia, con l'esercito sotto casa come in una ipotetica Baghdad, finalmente sicuri di poter uscire la sera per andare ad infognarsi in qualche sala Bingo.
E' così che staremo meglio?? che la prossima generazione verrà su?? racconteremo le favole di orchi slavi e streghe nigeriane?? svuotando i centri estivi dai bambini belli e sorridenti figli della Mulino Bianco?? E' mandando i maruegos senza patria nè identità culturale nelle piscine comunali che si sentiranno come noi?? O macchiando le mani di bambini con il carbone che non avverranno più furti nelle case??
Integrare e costruire non sono parole da bar o da salone di bellezza, i pregiudizi li abbiamo tutti, se non sono contro i marocchini saranno contro gli albanesi, romeni, cinesi, africani, marziani, ma questi non devono renderci ciechi davanti alla realtà, davanti ad una mano tesa che ti chiede aiuto, davanti ad uomini e donne che non sono altro che persone come noi e forse non abbiam mai fatto nulla per cercare un contatto con loro che non fosse uno sguardo di disprezzo. Anche perchè per loro gli altri siamo noi. Quando li ho visti commettere dei reati non ho esitato a fermarli o farli arrestare, ma non mi sono mai sognato di etichettarli tutti nello stesso modo, così come i nostri vecchi all'estero che sono sempre stati umiliati e insultati a causa della loro origine.
Magari loro del grande sasso hanno una diversa visione, magari percorrerlo in lungo e in largo è quello che per millenni ha fatto l'uomo, magari per rubare non usano ne' banche ne' giacche e cravatte e non si sono arricchiti mettendo in mezzo alla strada migliaia di famiglie di operai, magari facevano lavoretti che sono via via scomparsi, magari non hanno combattuto mai una guerra anche se ad Auschwitz diventavano cenere lo stesso e magari gran parte delle favole con cui si mettono a dormire i bambini, nelle nostre case a quattro mandate, sono state tramandate di città in città e nei secoli proprio da loro.

Qui trovate le proposte della Comunità di Sant'Egidio sul "caso zingari" LINK


mercoledì 6 agosto 2008

MUSIC ON MY WAY


Non saranno sicuramente le strade che attraversano gli States, così tanto abituati a vederle nei film o sognarle leggendo i libri della beat generation, ma anche in questo angolo di mondo ci sono scorci che rubano alle nostre visioni e ce le rendeno davanti agli occhi.
E cosa c'è di meglio che una macchina con i finestrini giù, le mani che combattono contro il vento e cantare a squarciagola?? Allora una bella compilation di ballate e inni rock alla strada che mi hanno accompagnato in questi giorni roventi..



On my way

  1. Ben Gibbard - Overture
  2. Clap Your Hands Say Yeah - Over and over again
  3. Death Cab For Cutie - Soul meets body
  4. The Cure - Pictures of you
  5. Bloc party - Banquet
  6. John Vanderslice - Exodus damage
  7. Red Hot Chili Peppers - Snow
  8. Stereolab - French disko
  9. The Church - Under the milky way
  10. Cary Brothers - Ride
  11. Team Sleep - Ever
  12. The Postal Service - Such great heights
  13. Limp Bizkit - Creamer (Radio is dead)
  14. Deftones - Digital bath
  15. Ataris - In this diary
  16. The White Stripes - Jolene
  17. New Order - Crystal
  18. Radiohead - Be quiet and drive (Deftones cover)

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lunedì 4 agosto 2008

AL-GHARB ovvero ALGARVE




Ore 21, il sole lascia l'Europa e noi l'abbiam rincorso fino a Cabo Vicente, il punto più estremo del continentefortezza, un'esplosione atomica, ecco cosa sembrava quel momento, il vento che attanagliava ogni fessura dei nostri vestiti leggeri, vociare spagnolotedescoitaliano tutt'intorno, applauso fuoriluogo all'ultimo raggio che spariva, come sugli aerei colmi di italiani.
In 7 "made in Turin" siam stati ospitati da Tania e Fra - due exerasmus nostrani prestati a Coimbra - così alla fine ad Aljezur eravamo una dozzina di concittadini, ci mancava la mini-Mole e poi sembrava un piccolo villaggio piemontese..
Pur essendo meta di turisti rosso aragosta (come me in questo momento), devo dire che questa terra ha davvero un certo fascino, le case tutte rigorosamente bianche con finestre colorate e basse, niente condoni nè abusivismo, mare inondato da surfisti e bagnini tipo baywatch, ma anche promontori e il rumore notturno dell'oceano sono qualcosa di indescrivibile. Tra l'altro dopo anni di inquinamento visivo ho rivisto con grande emozione la via lattea in una notte di buio totale, neanche la Luna era presente, solo stelle cadenti e appese..
Coimbra invece si sta svuotando e da dopodomani mi troverò solo soletto fino al 22 dato che TUTTI quelli che conosco andranno in vacanza mentre V ha trovato un campo di lavoro nel Nord della Spagna, quindi mi dividerò tra Mimì e Pallina, parco, passeggiate lungo il Mondego, Pingo Doce e magari qualche sala cinema..
Il letto mi aspetta e la stanchezza mi consiglia di raggiungerlo in fretta..
Até logo

PS: qui trovate le FOTO