giovedì 27 settembre 2007

another week...


Un'altra settimana è passata, all'insegna della ricerca di un lavoro e nella distribuzione di curriculum in centri diurni, giardini infantili etc.. È sempre bello vedere le facce delle persone quando leggono il mio nome, dato che qui come in tutti gli altri paesi del pianeta terra Andrea è femminile, infatti qui sono Andrè e neanche il soprannone "burro" affibiatomi anni orsono qui significa "asino", nuovo nome e nuovo soprannome quindi..

Oltre che girare Super-Iper-Mega-Giga mercati e qualsiasi luogo da cui provenga il vociare di bambini in questi sette giorni ho continuato a percorrere queste immense e insormontabili salite, tanto che ora so quanto tempo ci va dal un qualsiasi punto A a un qualsiasi punto B di Coimbra..

Tra l'altro venerdì sera il mio coinqui ha suonato in un concerto organizzato per il festival dell'educazione all'alternativa, cantando e suonando davanti a decine, cosa decine, centinaia, cosa dico centinaia, migliaia, cosa dico migliaia, venti persone.. Era tutta la settimana che provava tutto il santo giorno, dalle 9 del mattino fino a mezzanotte per poi suonare davanti ad un pubblico quasi inesistente, però di nicchia.. Dopodichè serata al Salao do Brasil, posto per alternativi con i soldi, anche se alla fine mi son divertito, ha suonato il gruppo "Portofolk", musiche alla "il favoloso mondo di Amelie"..

Sabato e domenica sono stato in giro per la città a seguire il festival internazionale di magia, dei maghi e maghe statunitensi, argentini, svedesi, inglesi e giapponesi davvero eccezionali, bello sentirsi bambino ed esclamare "Ohhhhhhhhhh!!!!" a ventisei anni..

Ieri sera sono andato con un'amica italiana di V al cinema dell'università, sperando di vedere un film sulla vita del cantante dei Nirvana: "Kurt Cobain: about a son", immagini bellissime sulle parole di Kurt prese dalle varie interviste, tutto prometteva per il meglio, ma la sfiga ha fatto sì che dopo 20 minuti dall'inizio il CD portato direttamente dagli USA si bloccasse, e dopo molteplici tentativi ci è stato detto che oggi ci avrebbero rimborsato il biglietto..

Nonostante questo incidente nel mio percorso cinefilo ho visto un bel po' di filmoni in questo periodo, qui innanzitutto la Tv non è come quella italiana, niente vallette mezze nude o cose del genere, sulla rete nazionale film di un certo livello, ultimamente di italiano hanno passato "nuovo cinema paradiso", "il postino" e "bianca", cose che la RAI ha smesso una decade fa di fare..
Consiglio agli amanti del cinema dallo humor nero, il film "le mele di Adamo", storia di un naziskin e del suo proposito di fare una torta di mele per iniziare la redenzione; "jagoda: fragole al supermarket" vi spiega il perchè non bisogna trattare male le vecchiette..
Di italiani invece "Uno su due" e "Last minute Marocco", il primo con Fabio Volo e il grande Ninetto Davoli, sul vero senso della vita; il secondo sul viaggio di iniziazione di 3 ragazzini e del padre di uno di loro (il quarto re di Roma - Mastrandrea)..
Buona visione!!

mercoledì 19 settembre 2007

C'è vita a Coimbra???!!!


Dalla foto si direbbe di no..
Questi sette giorni post vendemmia e soprattutto senza V sono passati in modo veramente strano, mi sembrava che in alcuni attimi fossi dentro un acceleratore temporale, mentre altri sotto una campana di vetro.. Dovrei cambiare pusher?? Eheheheh..
In realtà mi son preparato alla vita da single (anche se per fortuna solo per due settimane), spesa-pulizie-studio-passeggiate-pranzi e cene a guardare il muro di fronte..

Questa scena non proprio edificante lascia spazio comunque a novità positive, infatti la città si sta nuovamente popolando del suo nettare preferito; le orde di turisti-hippyes-pellegrini (rigorosamente italiani e spagnoli) con i loro veli gialli o azzurri stanno lasciando spazio alle nuove generazioni della futura classe dirigente portoghese.. La media dell'età che percorre le vie principali da agosto ad oggi ha subíto una notevole decrescita, mi accorgo sempre più che qui, tranne qualche isola gerontocratica (il mercato e la piazza del municipio), chi comanda sono gli universitari..

E Coimbra, vivendo di questo, rende omaggio alle antiche tradizioni in modi davvero caratteristici, direi unici, parlo delle uniformi e delle Repúblicas..

Qui gli studenti indossano con molto orgoglio le uniformi dei loro corsi, facilissimo incontrare frotte di ragazzi e ragazze vestiti alla Harry Potter, per lui scarpe-pantaloni-gilet neri; per lei gonna e gilet grigi, ma la cosa che accomuna tutti è l'inquitante mantello nero, utile per i rituali pre-inizio lezioni.. Ogni facoltà ha un proprio colore e ogni studente ha una fascia colorata che viene bruciata a Maggio durante la festa-delirio che organizza l'ateneo..
Dalla biografia della scrittrice della saga del "maghetto in erba" ho letto che ha vissuto per qualche tempo in Portogallo e non mi stupirei affatto se avesse preso l'idea delle uniformi proprio qui..

Venendo al secondo punto, le Repúblicas sono delle case degli studenti che si trovano nei pressi dell'Università vecchia, sono adibite ad abitazioni, ma in realtà potremmo paragonarle a dei centri sociali di stampo anarchico, il più vecchio si trova a 50 metri da CasaSonica, si chiama "Real República dos Kágados" ed è stata fondata nel 1933.. A pranzo son stato lì per un lauto pasto con il mio coinquilino che a quanto ho capito è uno dei capoccia..
Stasera ci sarà un festa d'addio, tema della serata: SaNgRiA!!!

PS: dal 7 al 19 Novembre tornerò a percorrere le vie squadrate e piane della capitale sabauda, per due buoni motivi:
  • diventerò zio!!!! a fine Ottobre mia sorella metterà al mondo una pargoletta di nome Asia, speriamo solo che non nasca con gli occhi a mandorla o con una voglia insaziabile di involtini primavera..
  • 3 esami in vista (ma non ero scappato qui per evitarli??), due addirittura lo stesso giorno, mi sa che scomoderò il "padre" della pecora Dolly..
A presto!!

sabato 15 settembre 2007

Abbasso lo Champagne


Ho preso questa immagine dal sito di Beppe Grillo, rubrica "Schiavi Moderni" per raccontarvi a freddo queste ultime due settimane..
Lo so che è provocatorio e di dubbio gusto usare la parola "schiavo" in un contesto come questo, ma davvero essendomi trovato in momenti difficili è l'unica che mi è venuta in mente..

Tutto è iniziato il 3o Agosto quando con V e Ana, una ragazza slovena abbiam raggiunto Viseu, a 60 km da Coimbra, dove siamo stati accolti dalla ragazza padrona di casa di Ana e suo padre. Abbiamo dormito in una casa completamente vuota, senza luce o acqua calda, con una puzza di fogna che arrivava dal bagno, per poi partire il giorno seguente con 3 pulmini e un'auto per arrivare a Cuisles nella regione dello Champagne dopo ben 22 ore di viaggio.. (cercate su google maps)
Arrivati lì ci siamo ritrovati in una casa su 3 piani con camere spaventose, ho visto più volte nella mia (i cui muri non erano intonacati) dei ragni che avrebbero spaventato una migale amazzonica..

Abbiamo lavorato per una cooperativa francese, io però non ho visto nè firmato nessun contratto, a loro imporava solo che lasciassimo i dati per l'assicurazione, i patti iniziali erano 40 Euro al giorno per 8 ore di lavoro giornaliero..

Il gruppo di persone con cui abbiamo lavorato, in tutto 32, salvo tre singole eccezioni (io,V,Ana) erano tutte persone con esperienza in questo campo:
  • si trattava del Padre Padrone di cui sopra, un fascista semidichiarato, cattolico fondamentalista, ma di quelli che se possono umiliano pubblicamente il prossimo, da 25 anni in Francia (tra l'altro parlando malissimo il francese) a causa della rivoluzione dei garofani;
  • c'erano poi una decina di adulti, chi più chi meno nel tunnel dell'alcolismo e alcuni con tatuaggi da marinai o carcerati;
  • un simpatico angolano di quelli che si vedono nei film americani seduti ai banconi dei locali notturni in attesa del prossimo bicchiere;
  • le tre sorelle brutte di Ugly Betty, una delle quali durante questo periodo non si è mai fatta una doccia e giustamente al ritorno sul pulmino era seduta vicino a me;
  • una coppia di portoghesi in gamba che son venuti con il loro pargoletto di 16 mesi;
  • dieci ragazzotti di paese, dai 19 ai 30 anni, al cui confronto i "ragazzi di vita" di Pasolini sembrano degli educandi di un seminario.
  • un vero e proprio gobbo, era la prima volta che ne vedevo uno ;-)
La giornata tipo era:
  1. Sveglia alle 6.20-6.30
  2. Partenza per le vigne alle 7
  3. Inizio del lavoro alle 7.15
  4. Pausa pranzo dalle 12.45 alle 13.30
  5. Inizio lavoro alle 13.45
  6. Ritorno a casa alle 18.45-19.30
Tutto questo per 9 giorni consecutivi, 10 ore e passa al giorno con una paga quotidiana di 40 euro.. Immaginate che le vigne dello champagne sono alte massimo 50-70 cm quindi bisognava stare tutto il giorno o seduti, o accovacciati o piegati in avanti.. Bisognava tagliare il tutto ad una velocità incredibile, tanto che uno dei signori più esperti si è tagliato un tendine della mano ed è stato operato a Reims..
V dopo 3 giorni è stata davvero male così è rimasta a casa una giornata, ma poi abbiamo trovato
un metodo nostro e gli ultimi giorni non abbiam patito più di tanto..
Dopo 2 giorni già volevamo scappare per le condizioni inumane ma abbiamo resistito, salvo ora fare qualcosa perchè condizioni del genere siano di pubblico dominio (un po' come chi raccoglie i pomodori in Puglia)..

Ma la cosa che più mi ha fatto male è stata la volontaria sottomissione delle persone che lavoravano con noi, salvo il padre del pargoletto e io&V nessuno ha mai alzato la voce, con la legge delle 35 ore un francese in 9 giorni consecutivi lavora 49 ore, noi oltre 100, fate voi il calcolo..
Spero solo che presto scoppi un bello scandalo, perchè pensare di essere stati sfruttati affinchè qualche milionario statunitense cocainomane beva Champagne in conpagnia della sua amante in qualche suite imperiale davvero mi fa arrabbiare!!!!

PS: visto che il concorso per il viaggio a Coimbra non l'ha vinto nessuno vi invio la risposta esatta, i cd della BurazzTopTen erano (in ordine orario):
  • Sigur Ros: Takk
  • Death Cab For Cutie: Plans
  • Subsonica: Terrestre
  • Mogwai: Mr. Beast
  • Colonna Sonora di "La mia vita a Garden State"
  • Yann Tiersen: Colonna sonora di "Goodbye Lenin"
  • Sia: Colour The Small One
  • Tarmac: Notre Epoque
  • Norah Jones & Peter Malick: New York City
  • Bandabardò: Bondo! Bondo!