venerdì 26 settembre 2008

WHEN YOUR MIND'S MADE UP

Capitava una sera di qualche mese fa, a casa di una grande amica, di vedere un film, piccola perla che mi è entrata dentro, per la sua semplicità e per quel mix di emozioni che suscita.
"Once", l'ho consigliato velocemente a Bunciabuncia e ho colto così l'occasione per far uscire dalle casse che mi stan accanto tutta la colonna sonora.
Mentre allora scorrevano le immagini e il film giungeva all'epilogo, mi ritrovavo davanti molti dei pensieri che mi hanno fatto crescere sentimentalmente parlando. Immagino che ognuno di noi abbia passato quello che i due protagonisti del film mettono in scena, rispondendo così all'eterna domanda se si può amare qualcuno, entrare nel profondo dell'altro soltanto con le parole, con lo sguardo, con una promessa sorretta dalle note di una canzone..
In questa canzone ritrovo tutto quel dolce dolore che è la mia idea di amore.


mercoledì 17 settembre 2008

GOODBYE RICHARD GOODBYE!




Ieri, dopo una macabra discussione a base di Heat Ledger e David Foster Wallace, ho acceso il pc di V e mi sono trovato nuovamente spiazzato dalla triste notizia della morte di Richard Wright, per i più solo un semplice musicista, ma per me, era il fondatore insieme a Waters e Mason dei PINK FLOYD, il gruppo che mi ha tirato su negli anni dell'adolescenza, con le loro chitarre sognanti, l'uso di cori e orchestre che aumentavano l'effetto di ogni canzone, i testi che riportavano in auge i pensieri di piccoli grandi pazzi della musica.
Immensamente triste anche per il fatto di non averli mai visti dal vivo, anche se al Live8, seduto sul divano con la mia chitarra acustica tra le dita, li accompagnavo cantando a squarciagola ogni singola parola delle loro canzoni.
Vederli in una reunion dopo gli screzi durati oltre 25 anni, bhe, è stato magnifico, con un bel chissenefrega se lo avevano fatto per soldi, le emozioni che mi hanno dato non hanno alcun valore.
Una delle due canzoni in cui la voce timida è quella di Richard è "Wearing the inside out", piccola canzone da ore piccole.. Ed è con questa che mi rimarrà sempre in mente dietro le sue tastiere, con la sua chioma bianca, ponendo un altro mattone nel muro che mi ha sempre affascinato.
E come dicevano loro, Goodbye.. goodbye

martedì 9 settembre 2008

O BOMBEIRO DE COIMBRA


Oggi mi è successa una di quelle cose che è difficile immaginare nei racconti di fantasia, figuriamoci se vissuta realmente..
Durante un'ora di tedio, dopo aver terminato di leggere un racconto e aspettando che il pc - regno incontrastato di V in questo tumultuoso periodo - fosse libero, mi è venuta la stramba idea di vestirmi da bombeiro (pompiere) e entrare di sotterfugio nella stanza in cui V si trovava, con Pallina in braccio, dicendo di averla salvata dopo che era caduta di sotto..
Così, dopo aver indossato la tuta con cui V aveva svolto un campo di lavoro in Asturia, aver indossato il caschetto rosso che usano i due artisti di circo che condividono con V la sala ufficio di casa sua, mi accingevo a cercare la pigra gatta, immaginandomela nascosta sotto chissà quale letto o sofà. La ricerca vana mi portava a pensarla sul terrazzo del vicino, ma anche lì niente, così il timore è diventato certezza..
Era davvero caduta in una No man's land, a 3 metri al si sotto della feritoia da cui era balzata di sotto, zona piena di rovi, erbacce, impraticabile e impossibile da raggiungere.. così, tolti i panni di finto pompiere, per indossare quelli di vigile del fuoco provetto, scendevo dai vicini, aprivo la finestra e tentavo con leggere e pericolanti assi di legno di attirare la gatta, che nulla turbata dalla pericolosa caduta, saltellava allegramente per esplorare la piccola foresta a lei sconosciuta..
Mi facevo passare da V una corda sempre presa tra i vari attrezzi dei due circensi, che legata alla bene meglio ad una grondaia e fatta passare intorno alla vita, diventava l'unico appiglio tra me e la stradina che si trovava a 7-8 metri sotto della finestra da cui sarebbe partito l'ardito recupero. Così con un balzo degno di un atleta olimpico, mi ritrovavo sul luogo del misfatto, prendevo la gatta e tornavo con un'altro balzo all'interno della casa dei vicini..
Per ringraziarmi Pallina non ha fatto altro che maledirmisoffiarmiegraffiarmi per il tragitto fino a casa..
Ecco cosa vuol dire prendere in giro "os bombeiros"! Il vostro incubo peggiore si avvererà!!

PS: le nuove foto, comprese quelle di Coimbra che ho fatto in questo periodo, le trovate qui LINK

sabato 6 settembre 2008

IL CIELO SU COIMBRA



Non promette nulla di buono. Piove. I panni stesi da giorni che sembra non vogliano abbandonare nemmeno una goccia d'acqua da quando son stata posizionati sullo stendino, con posizioni da equilibristi per non fare compagnia al ciarpame accumulato dai vicini di sotto sul loro terrazzino; il sole che fa capolino e lo rincorri fino al muro giusto per prendere l'ultimo raggio prima che l'ennesimo nuvolone lo celi nuovamente. Così si rientra in casa, si pianificano mille cose che la pigrizia ti cancella dalla mente, si ascoltano voci dalla strada, sdraiati sul letto a strafogarsi delle ultime pagine della Allende e della sua saga familiare sud americana, e ripensare così al Perù, a quando ero arrivato ai 5ooo metri dove la gente vive in piccole casupole in balia dei venti, ostaggio di notti ghiacciate e giornate roventi, a come la durezza della vita, per quanto ci sforziamo di sentirci umili e a tratti ultimi, non l'abbiamo mai provata.
Così si getta un'altra occhiata fuori, intanto il sole si mostra nuovamente, per la strada si ascoltano voci amiche, allora ti affacci e vedi i tuoi nuovi dirimpettai, studenti che sono passati per qualche giorno sotto il tuo stesso tetto e che ti hanno portato nuova linfa in quella cosa che si chiama vita.
Vita che passerò qui in questa cittadina ancora per un po' di tempo, ho accettato di buon grado di rimanere dall'11 di questo mese fino a Gennaio (come minimo) nella prima casa che mi ha ospitato l'anno scorso, vale a dire la principesca dimora della gatta Mimì, i cui padroni, per motivi di lavoro si trasferiranno a Newcastle, lasciando qui per le solite beghe iperburocratiche la loro amata quattrozampe, che non ha completato il periodo post vaccinazioni, obbligatorie per entrare in U.K. con un animale.. Mi sono così accordato per stare da loro come minimo finchè non torneranno per portarla con loro, senza dover pagare affitto nè spese.. in una casa fantastica che sfata il mito del Portogallo senza termosifoni, infatti è l'unica che io qui abbia visto, in cui siano presenti.. Dura la vita in Portogallo vero??

mercoledì 3 settembre 2008

VITA DA GATTA


I lunghi baffi bianchi fanno capolino dal fondo delle coperte, poi un'orecchio, poi l'occhietto ancora mezzo addormentato, poi la zampina che si stiracchia e mostra le temibili unghie d'agguerrita cacciatrice. Poi.
Si va in cerca del cibo lasciato la sera precedente, si beve un po' di latte dalla ciotola, mentre la zampina sinistra sussulta, iniziano così le pratiche quotidiane: caccia alle mosche, corse sfrenate tra cucina e salottino, qualche passeggiata sulla tettoia del vicino, dare la caccia alle silenzione e velocissime lucertole che si nascondono negli anfratti e nelle crepe dei muri secolari, con un balzo olimpico si sale sulla vetusta feritoia presente sul terrazzo e da lì si osservano le colombe e i passeri di passaggio sui tetti vicini, ma troppo lontani anche per un'allenata ginnasta come Pallina.
Durante il pranzo ci si apposta nei pressi delle sedie dei commensali, che non sia mai che cada qualcosa dalla tavola, sarebbe imperdonabile lasciare a terra anche una sola briciola..
Per il descanso pomeridiano il letto degli ospiti è il rifugio ideale, con i suoi due materassi comodi adagiati uno sull'altro, che rendono piacevole le ore tediose, in attesa di rivelare lo sguardo sornione quando qualcuno si avvicina al frigorifero, anche in questo caso, meglio che nulla vada a terra e da lì a chissà quale malsana discarica. E' così bello giocare con il cibo, appallottolandolo con le zampette e tentando di lanciarlo al vento!
Veros sera si leggono un po' le avventure di Patata, la gatta di Culicchia e si discute animatamente sulla convivenza in quella casa di Patata e di Anselm, lo storico amico formichiere del bravo scrittore e quanto sarebbe difficile sperimentare qualcosa di simile tra queste vecchie mura. E anche qui l'arte è di casa, ci vengono a trovare pittori, artisti circensi, giramondo dalle belle speranze. E stare comodamente in braccio a questa umanità rende Pallina sempre più simile alla simpatica Patata, della quale ha smesso di essere gelosa dopo questa svolta molto bohemien..
Dopo un'altro po' di moto e una passeggiata sui davanzali al chiaro di luna, ecco l'ora della nanna, quella vera, accoccolata al fondo del letto, tra le coperte e i piedi dei premurosi amici a due zampe, finchè il gronf gronf sfuma e si perde tra i sogni..

PS: altre foto di Pallina le trovate qui LINK