giovedì 23 ottobre 2008

LA FINE E' NOTA



Chissà cosa scriverebbe Pasolini se la sua penna potesse ancora posarsi su qualche foglio, di quello che accade per le strade d'Italia in questi giorni.
Valle Giulia è lontana, i poliziotti non sono più figli della povertà e gli studenti figli dell'alta borghesia, i moti sessantottini sono ormai fuorimoda, gran parte di coloro che avevano iniziato quella protesta ora sono benestanti, votano chi li protegge dai nomadi e di barricate non ne vogliono sentir parlare.
Leggere le proposte base del disegno di legge sul riordinamento dell'università è incredibile, sulla decisione di istituire classi "speciali" per stranieri puzza di ventennio e sapere che si tolgono fondi alla scuola per salvare compagnie malate e pregiudicati a capo di imprese e banco non è altro che criminale ed immorale.
Il paese dei balocchi si è trasformato nello stato delle bananas, le morti bianche? colpa degli operai "distratti". La sanità che non funziona come dovrebbe? colpa dei chirurghi "macellai".
Le città pericolose? colpa dei nomadi. Gli uffici pubblici vanno a rilento? colpa dei fannulloni.
Finiamo in scandali mondiali, vallette, calcio, politici, mozzarelle, prosciutti, zecche sui treni, aerei, in ogni settore siamo dei fenomeni (da baraccone) e quando una cosa funziona, si cerca di distruggerla e salutarla per sempre.
Sapere che i nostri ricercatori sono ambiti a livello mondiale dato l'ottimo livello di conoscenze dei nostri "cervelloni" dovrebbe essere motivo di vanto per un paese e si dovrebbero aumentare i fondi grazie ai quali dovrebbero essere casi eccezionali il trovare italiani del CNR all'estero e non la norma.
Privatizzare una delle poche cose che funziona (comunque a fatica) è un suicidio, ma queste perle di saggezza fanno dormire bene i gerontocrati che ci comandano.
Finirà come sempre, loro vinceranno, l'Italia perderà.

2 commenti:

antonio lillo ha detto...

secondo me pasolini non direbbe niente, o meglio non riusciremmo a "sentirlo" perchè condannato all'ostracismo televisivo da quella stessa televisione che aveva condannato... e oggi se non parli in tv non ti ascolta davvero nessuno... ma magari non ci vorrebbe andare più nemmeno lui, perchè finire a fare il pupazzotto-contro da mentana o da santoro?...

no, pasolini ci scriverebbe forse una poesia, o un articolo contestato da tutti, come fece per valle giulia, sì, oppure, sai che direbbe se ho capito qualcosa del suo pensiero? direbbe che l'unversità com'è oggi è immorale e inutile, e allora tanto meglio sarebbe non andarci proprio e trovarsi un bel lavoro pratico "basso" e dignitoso, chè tanto dopo la laurea, con questa riforma o senza questa riforma non si trova niente lo stesso da fare...

ma forse questo è come penserei io se fossi stato pasolini, e non lo sono, e non so niente... di certo odierebbe l'idea di una classe "speciale" lui che è stato insegnate, che amava così tanto i ceti più poveri, i disadattati...

e quanto alla ricerca, che vuoi, se abbiamo a capo del consiglio un vecchio di ottant'anni cosa vuoi che promuova, il nuovo? speriamo solo che, data l'età, schiatti il prima possibile... (ma questo è un pensiero mio)

Anonimo ha detto...

Eh Andre...
non posso che concordare amaramente...

Vitta
(un cervello italiano emigrante)