venerdì 10 ottobre 2008

... COMO UM PUNK A CANTAR O FADO...




Compresso tra tempo che mi dedico e quello che lascio agli altri. Sto vivendo così. Ritorni e passaggi, nuove facce, nuovi libri, altra musica. La sveglia queste mattine non ha suoni se non quelli della strada, dei cani che abbaiano alle solitarie auto che passano sotto casa di V.
E le notti che rendono le vie e le piazze colme di studenti baccanti, con i pensieri dentro le bottiglie e sul come eludere le guardie per entrare in qualche festa con qualche vino dozzinale portoghese, ma che prende un gusto diverso se bevuto con persone che ti fanno stare bene, che ti fanno vivere sensazioni leggere e piacevoli.
Parlare tre lingue per non parlarne nessuna, essere riconosciuti come "italici" solo per la spiccata movenza delle mani, osservare la stramba umanità che, lontana dal proprio mondo, si ricrea e a volte si incarna in qualcosa di migliore. Anche solo per qualche mese. Anche solo per questa notte. Stare accanto a qualche cuore ubriaco che canta amore, ripensare alle parole scritto su un muro della cucina del Kagados "Amar sem ser amado, è como um punk a cantar o fado".

3 commenti:

buИCiA ha detto...

bellissima l'ultima frase.
io sono sempre più dell'idea che, una volta laureata, dovrei andare via. un mese, almeno. destinazione londra.
ma nn so se avrei abbastanza coraggio. la voglia è tanta. come la paura di sentire la mancanza.

gocciakenncade ha detto...

Ehii!!burro come stai??'ma sai che ho incontrato 2 ragazze di coimbra nella mia fac...e poi questi day nel tempo libero mi dedico ai film!non puoi anzi forse puoi capire che periodo di merda...mi hanno rubato anche il portafoglio!?jesus ora ti saluto

Anonimo ha detto...

http://scareyshop.com/catalog/images/Negazione.jpg

:)