martedì 29 luglio 2008

COIMBRA bis















Oltre due mesi di lavorolavoro e ancora lavoro, la coltre di polvere sulla faccia, nel naso e nelle orecchie che non mi permetteva di trattenere neanche un raggio di sole nell'arco di tutta la giornata, uscire con il timido calore umido del mattino presto e tornare a casa con il buio che attanaglia la città mentre le famiglie sono già da un pezzo con le gambe sotto i tavoli e il ronzio isterico dei telegiornali nelle orecchie.
Ora mi trovo nella casa di Mimì, il mio primo lavoro dell'anno scorso qui in Portogallo..
Devo dire che mi fa davvero effetto essere in questa terra che ormai è nel mio DNA e anche se devo elaborare ancora il fatto di aver preso armi e bagagli ed essere tornato a Coimbra sono comunque contento nel rivedere le stradine, il Pingo Doce, l'aver scambiato qualche amichevole parola con i ragazzini romeni con cui ho condiviso un angolo di città nei due mesi che ho distribuito il quotidiano Metro. In pratica mi sento a casa. E rivedere Eli, Pallina, i luoghi dove tutto e cambiato, ma niente è mutato, mi fa sentire leggero e con qualcosa dentro che ancora non ha nome.
Per il momento mi godo la pace e il silenzio della strada, dei grilli che amoreggiano qui intorno e torno a guardare le stelle che questa notte sembrano brillare così tanto che sembra basti allungare un po' il braccio per poterle toccare.



1 commento:

buИCiA ha detto...

bentornato nella tua coimbra!
le stelle, i grilli innamorati, pallina e tutto il resto... scommetto che saranno molto lieti di rivederti. come tu lo sei nel rivedere loro.