mercoledì 5 marzo 2008

VOLANDO VENGO VOLANDO VOY


Il viaggio non poteva che iniziare in modo diverso, venivo subito fermato dai solerti agenti di sicurezza dell'aeroporto, i tipi insospettabili sono di solito quelli da tenere in primis sott'occhio..
La mia faccia pulita (perchè rasata dopo una decina di giorni), il mio sguardo attraverso le vetrate per cercare qualche bisonte dell'aria che iniziasse la sua corsa tra le nuvole sicuramente li ha insospettiti.. E cosa dire di quando sono arrivato al check-in accodato ad una cinquantina di studenti veronesi?? Avevo capito già da 200 metri che quello sarebbe stato il mio, dato che lì e solo lì si trovavano tamarri, tamarre lampadate e giovani dal cranio ben rasato e lucidato..
Con mia grande pena mi sono messo in coda, per arrivare davanti al tizio del check-in che mi dice: "non abbiamo il tuo nome sulla lista passeggeri", in quel momento mi è corso un brivido sulla schiena e dopo innumerevoli tentativi abbiamo capito il perchè.. La A finale del mio nome!! In Portogallo come in tutto il resto del mondo Andrea (e similari) è un nome femminile, infatti anche a Coimbra mi "identificavo" con Andrea o Andrè a seconda della nazionalità e del contesto..
Salito sull'aereo mi sono ritrovato accanto al prof di religione (identico a Maccio Capatonda!!) dell'allegra scolaresca che ha iniziato un lungo discorso con l'altra sua vicina su abortoeutanasiaarabiterrorismoechipiùnehapiùnemetta, passando da un luogo comune all'altro e cercando approvazione e ogni volta che si girava verso di me non poteva non notare il mio sguardo totalmente assente dal contesto come se di punto in bianco mi fossi trasformato in un adepto dell'Hare Krishna..
Alla fine è andata benone, a mezzanotte ero fuori da Malpensa con Marco e Teo, che si sono fatti il mezzo sbattone di venirmi a prendere.. Abbiamo così assaltato tre autogrill prima di trovarne uno con qualcosa di caldo da mangiare, visto che a quanto ho capito ieri sera c'era la partita del Milan e gli ultrà avevano già raziato tutti le tavole calde da San Siro a Chivasso..
Mi sono messo a letto alle 3 con mille bei pensieri nella testa, in questi giorni cambierò un po' il fine del blog, da diario a contenitore di pensieri. Spero di essere all'altezza..

2 commenti:

buИCiA ha detto...

Se c'è una cosa che caratterizza i viaggi e che io adoro è proprio l'assalto agli autoglrill.
Come quando, dopo l'atterraggio a Caselle, l'estate scorsa, di ritorno dalla stupenda Inghilterra, e con una voglia di mangiare italianosoloitaliano tipo un bel piatto di pasta o simili, io e i miei compagni di vacanze ci siamo fermati in un piccolo e altrettanto sperduto autogrill per mangiare... un pacchetto di patatine confezionate. Una settimana a mangiare cibi pronti dei supermercati... per mangiare peggio al ritorno.
Ma la sosta era d'obbligo. E se nn fosse stato così, ora nn sarei qui a ricordare quel piccolo episodio che però ha colorito ancora un po' il mio ritorno a casa.
Buon ritorno, dunque.
(E, si, direi che sei all'altezza).

elisa ha detto...

Mi fa effetto leggere che parli di Coimbra al passato. E non lo dico per rompere le scatole come nell'ultimo periodo, o per attacarmi alle parole...lo dico perchè sto soffrendo da morire. Un dolore del genere non l'ho mai provato in tutta la mia vita, è orribile. Ti abbraccio e ti penso.