venerdì 19 ottobre 2007

God Is An Astronaut


Ieri sera ho coronato l'ennesimo mio sogno che si trovava in fondo ad uno dei miei cassetti..
Ho preso il pullman per Porto, ho comprato un biglietto del concerto, ho girato il centro della città, alle 10 mi son trovato davanti al cine-sala concerti e alle 10.30 ho iniziato a viaggiare.. Tutto questo per i God Is An Astronaut, un gruppo di tre ragazzoni irlandesi che fanno musica strumentale accompagnanta (o accompagnando?) da immagini davvero belle quanto forti. Se volete farvi un'idea, gli ultimi 4 video che ho messo qui accanto sono loro. Ho persino scambiato qualche parola con il chitarrista, chiedendogli se un giorno verranno anche in Italia a suonare, ho pensato che magari fossi uno dei pochi che li ascolta lí, ma mi ha detto che fanno poche date in Europa e un macello negli USA (strano a dirsi, visto che quasi tutti i video prendono di mira proprio la politica statunitense).
Per quanto riguarda il concerto, il gruppo spalla erano i portoghesi All Star Project, che non se la son cavata per niente male, mentre i mitici God hanno iniziato verso le 11.30, ho visto solo un'oretta del loro spettacolo visto che avevo il pullman del ritorno a mezzanotte e 45..

Per il resto la settimana è passata bene, ho fatto un seminario con V sull'illustrazione per l'infanzia davvero molto bello, con un illustratore inglese davvero bravo e "udite udite", ho capito tutto tutto del suo perfect english!! Mi son gasato un sacco e ho voglia di riprendere i libri di Inglese in mano.

Ieri mattina poi son andato ai servizi sociali per vedere di conbinare qualcosa almeno con qualche ora di volontariato, se no inizio ad atrofizzarmi non soltanto il corpo in tutto questo far niente di concreto; così dopo un test psico-attitudinale (nel quale sarò sicuramente risultato disturbato e sociopatico) mi hanno indirizzato come prima opzione al giro dei senzatetto, attività che ho svolto per oltre tre anni a Torino con i grandissimi ragazzi della Comunità di Sant'Egidio, mentre qui sarebbe con la Caritas; perchè anche se la città è piccola, le storie di disagio e di estrema povertà sono tantissime, anche qui c'e' molta gente che vive negli "hotel tantestelle" (come viene chiamata la strada da alcuni amici del giro di Torino).

Adesso manca solo piu' il lavoro e poi il mio posto nel mondo (per ora) l'avrei trovato.
Até logo!!!

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