lunedì 5 maggio 2008

CITTA' PIU' SICURE?




Con questo slogan, vecchio di almeno 8 anni, ancora i politici stanno riempiendosi non solo la bocca, ma anche le tasche. Pura demagogia dicono alcuni, pura demenza affermerei io..
Come se durante i Suoi 5 anni di governo i crimini fossero scomparsi e non il contrario, con leggi che dimezzavano i tempi di prescrizione anche di reati gravissimi come gli stupri (il loro cavallo di battaglia preferito).

Bhe, allora quando fa tanto comodo ecco portare i casi ecclatanti, l'importante che siano Made in Marocco piuttosto che Made in Romania, il Made in Italy nei crimini non è cosa buona e giusta..
Allora facciamo passare sottovoce che chi ha pestato e reso in fin di vita un ragazzo a Verona siano dei NEOFASCISTI, meglio chiamarli balordi, dà più l'idea di gente ai margini della società.

Invece nei molti, moltissimi casi di cronaca, dai bulli neonazi dello Steiner che picchiavano il loro compagno portatore di handicap, agli esagitati in preda magari alle anfetamine che hanno assaltato le auto dei vigili in Piazza Vittorio questo week-end, al morto di Verona si può osservare una crescente facilità all'uso della violenza da parte del gruppo, cosa che è vecchia quanto l'essere umano, con cui la società ha sempre più spesso a che fare e tristemente ne pagano sempre le conseguenze i più deboli.

Si vede come le frange più estreme del tifo organizzato, come quelle della politica, siano esempi positivi per parte di quei ragazzi e talvolta ragazzini che sono deboli di mente, spesso con dei complessi di inferiorità e che il gruppo riesce in qualche modo a fagocitare, d'altronde uccidere una persona per una sigaretta fa di questi skinhead giovani da copertina di qualche giornalaccio o magari come avvenne tempo fa "bella gente" di Lucignolo.. Così si entra nella solita "routine" da Tg, intervista con i vicini che diranno "erano dei bravi ragazzi, famiglia di gran lavoratori", come se la follia e la violenza risiedesse solo nelle case dei più umili o degli ultimi.

Quando succedono cose del genere, mi chiedo spesso quali siano i "maestri" di questi ragazzi, perchè chi non si veste come loro o ha la pelle più scura della loro debba essere per forza un nemico da eliminare, cosa mai gli abbiano insegnato i loro genitori gelosi magari delle loro proprietà riguardo "all'altro".
Ancora qualche giorno e la televisione e la stampa inghiottirà questa triste storia senza che gli spettatori si fermino a ragionare sul fatto che la politica del "chi non è come te è un tuo nemico" non dà altri risultati se non quelli che purtroppo in questi giorni abbiamo sotto i nostri occhi.



PS: Tra l'altro il fascismo è di casa anche nel caso dei 14enni che han bruciato i capelli del loro compagno di scuola, tanto che gli avevano disegnato una croce celtica sulla guancia e il "capo" aveva decine di immagini e video inneggianti a Mussolini e Hitler.
Ma continuo a chiedermi: I genitori dove diavolo sono? Come è possibile che ragazzini facciano cose del genere senza aver dato in famiglia segni preoccupanti? Forse perchè nel 90% delle case, l'unico momento di condivisione del tempo è la cena, "dominata" dalla televisione sempre accesa che zittisce ogni forma di dialogo??

2 commenti:

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Emblematica al riguardo la testimonianza di due ragazzini intervistati da annozero subito dopo l'elezione del sindaco di Roma.

Uno portava la croce celtica ed inneggiava al ventennio, il suo mostrando rammarico del fatto di non potersi definire fascista in quanto ebreo...

buИCiA ha detto...

E' facile fare leva sulla paura per convincere la gente che si riuscirà a migliorare le cose, che in Italia il problema più grande è dato dagli stranieri, che eccetera eccetera eccetera.
E poi ci sono dei ragazzini di 14 anni che, oltre ad essere dei cretini, a credersi furbi perchè minacciano i compagni di scuola più deboli, perchè gli bruciano i capelli, perchè insultano di disabili, sono anche talmente "furbi" da riprendersi sempre e comunque con il cellulare e da diffondere queste immagini in rete.
Però nessuno ti viene a raccontare che anche il tuo vicino di casa può essere uno squlibrato e che anche un tuo connazionale può impazzire da un momento all'altro.
E va beh, dai, meno male che ic pensa l'i-pod nano!