Si sta bene a Coimbra in questi giorni. Chi come me, aspettava l'alta marea di studenti per i vicoli sta iniziando a godere della loro presenza ad ogni ora. Piano piano dalle stanze basse e buie alle soleggiate mansarde, iniziano ad esserci luci accese dopo il tramonto, le stesse finestre che ancora qualche giorno fa risultavano buie ora vivono di nuova vita, con i neo arrivati che si impadroniscono di tutti gli angoli delle camere, appaiono così posters, lampade, note di qualche canzone di chissà quale paese che deliziano chi passa nelle ruas e nei minuscoli becos.
Così è per le Taskas, i bar che si affacciano sulle stradine a ciotoli tanto amate quanto detestate da chi va in giro con le infradito, iniziano a vedersi gruppetti di neo universitari che attendono sonnolenti il loro turno nelle varie segreterie per capire dove saranno i corsi..
Le republicas ancora non hanno raggiunto il loro naturale livello di rumori e portoni che si aprono e chiudono a qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte, ma come ho detto prima, le cose stanno andando verso il naturale svolgersi della vita della piccola grande Coimbra.
Le passeggiate sono gradite a qualsiasi ora, anche le ore più calde, i ripari e la costante penombra rendono affascinanti gli scorci delle case davanti alle quali sarò passato centinaia di volte, ma che solo grazie a giochi di luce si mostrano nella loro bellezza.
Nelle vie principali si incontrano artisti di strada che richiamano piccole folle, musicisti - tra tutti la bella ragazza con la fisarmonica - che rendono tutto magico.
E allora non rimane altro da fare che sedersi in uno dei cafè in piazza e farsi trasportare lontano dalle note.
Così è per le Taskas, i bar che si affacciano sulle stradine a ciotoli tanto amate quanto detestate da chi va in giro con le infradito, iniziano a vedersi gruppetti di neo universitari che attendono sonnolenti il loro turno nelle varie segreterie per capire dove saranno i corsi..
Le republicas ancora non hanno raggiunto il loro naturale livello di rumori e portoni che si aprono e chiudono a qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte, ma come ho detto prima, le cose stanno andando verso il naturale svolgersi della vita della piccola grande Coimbra.
Le passeggiate sono gradite a qualsiasi ora, anche le ore più calde, i ripari e la costante penombra rendono affascinanti gli scorci delle case davanti alle quali sarò passato centinaia di volte, ma che solo grazie a giochi di luce si mostrano nella loro bellezza.
Nelle vie principali si incontrano artisti di strada che richiamano piccole folle, musicisti - tra tutti la bella ragazza con la fisarmonica - che rendono tutto magico.
E allora non rimane altro da fare che sedersi in uno dei cafè in piazza e farsi trasportare lontano dalle note.
3 commenti:
burro,que saudade...de coimbra nossa!!!!stai descrivendo un piccolo paradiso,il piccolo mondo antico.Che voglia di esserci di nuovo.:-(
prendere il caffè in praça da republica che fortuna,che onore
ciao ciao un erasmus nostalgica
grazie per aver trasportato lì anche noi, che lì nn siamo, ma che possiamo immaginare coimbra dalle tue parole.
;)
quasi quasi vengo anche io
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