mercoledì 3 settembre 2008

VITA DA GATTA


I lunghi baffi bianchi fanno capolino dal fondo delle coperte, poi un'orecchio, poi l'occhietto ancora mezzo addormentato, poi la zampina che si stiracchia e mostra le temibili unghie d'agguerrita cacciatrice. Poi.
Si va in cerca del cibo lasciato la sera precedente, si beve un po' di latte dalla ciotola, mentre la zampina sinistra sussulta, iniziano così le pratiche quotidiane: caccia alle mosche, corse sfrenate tra cucina e salottino, qualche passeggiata sulla tettoia del vicino, dare la caccia alle silenzione e velocissime lucertole che si nascondono negli anfratti e nelle crepe dei muri secolari, con un balzo olimpico si sale sulla vetusta feritoia presente sul terrazzo e da lì si osservano le colombe e i passeri di passaggio sui tetti vicini, ma troppo lontani anche per un'allenata ginnasta come Pallina.
Durante il pranzo ci si apposta nei pressi delle sedie dei commensali, che non sia mai che cada qualcosa dalla tavola, sarebbe imperdonabile lasciare a terra anche una sola briciola..
Per il descanso pomeridiano il letto degli ospiti è il rifugio ideale, con i suoi due materassi comodi adagiati uno sull'altro, che rendono piacevole le ore tediose, in attesa di rivelare lo sguardo sornione quando qualcuno si avvicina al frigorifero, anche in questo caso, meglio che nulla vada a terra e da lì a chissà quale malsana discarica. E' così bello giocare con il cibo, appallottolandolo con le zampette e tentando di lanciarlo al vento!
Veros sera si leggono un po' le avventure di Patata, la gatta di Culicchia e si discute animatamente sulla convivenza in quella casa di Patata e di Anselm, lo storico amico formichiere del bravo scrittore e quanto sarebbe difficile sperimentare qualcosa di simile tra queste vecchie mura. E anche qui l'arte è di casa, ci vengono a trovare pittori, artisti circensi, giramondo dalle belle speranze. E stare comodamente in braccio a questa umanità rende Pallina sempre più simile alla simpatica Patata, della quale ha smesso di essere gelosa dopo questa svolta molto bohemien..
Dopo un'altro po' di moto e una passeggiata sui davanzali al chiaro di luna, ecco l'ora della nanna, quella vera, accoccolata al fondo del letto, tra le coperte e i piedi dei premurosi amici a due zampe, finchè il gronf gronf sfuma e si perde tra i sogni..

PS: altre foto di Pallina le trovate qui LINK

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma perchè il mio gatto orme sempre?! sigh